Descrizione
17 agosto 1943. Quando Harry Friedman, diciassette anni, arriva dagli Stati Uniti nella base aerea inglese di Kirkstead a bordo del Macey May, un bombardiere americano B-17, ha l’energia, l’entusiasmo e l’ingenuità di un giovane pronto a combattere per la libertà. Ha persino mentito sulla sua età pur di poter volare su una famosa Fortezza Volante. Ma, già sulla pista d’atterraggio della base inglese, la terribile realtà della guerra irrompe con violenza nella vita di Harry quando vede rientrare da un’operazione i resti di una squadriglia di bombardieri. I magnifici aeroplani sono crivellati di colpi, ammaccati, i motori in fiamme e molti mancano all’appello. Dopo il necessario periodo di addestramento, Harry partirà per la sua prima missione e niente sarà più come prima.
Un romanzo intenso e vero quello scritto da Dowswell, autore noto per numerosi libri che raccontano, anche con molta crudezza, la Seconda guerra mondiale. Lo scrittore descrive bene la paura costante durante il volo, la fragilità di questi giganti dell’aria, apparentemente indistruttibili, ma le cui sottili pareti di alluminio erano facilmente perforate dai colpi dei micidiali caccia tedeschi e della contraerea. Si è calcolato che, almeno nella fase iniziale dei bombardamenti sulla Germania e su altri obiettivi strategici nei paesi occupati dai tedeschi, le possibilità di rientrare indenni alla base fossero una su quattro. Pochi erano gli equipaggi che raggiungevano il fatidico numero di venticinque missioni per essere congedati dal servizio attivo. L’equipaggio di Harry non sarà fra questi, ma, dopo l’abbattimento del suo bombardiere, il giovane mitragliere vivrà un’avventura straordinaria.
L’intensa descrizione della paura di Harry e dei suoi compagni durante i voli, ha fatto venire in mente a chi scrive le claustrofobiche atmosfere del film U-Boot 96 di Wolfgang Petersen (il regista, fra l’altro, de La storia infinita). Nel film, i marinai combattevano una lotta silenziosa nelle profondità dei mari, nel romanzo di Dowswell, Harry ha il costante terrore che il cielo possa cadere a pezzi. E, a volte, succedeva.
BOMBER. QUANDO IL CIELO CADE A PEZZI
20.00 CHF
SCRITTORE: Paul Dowswell
EDITORE: Equilibri
PAGINE: 332
FORMATO: 14 x 21 cm
ISBN: 9788864514049
ETÀ CONSIGLIATA: da tredici anni
GENERE: romanzo
Descrizione
17 agosto 1943. Quando Harry Friedman, diciassette anni, arriva dagli Stati Uniti nella base aerea inglese di Kirkstead a bordo del Macey May, un bombardiere americano B-17, ha l’energia, l’entusiasmo e l’ingenuità di un giovane pronto a combattere per la libertà. Ha persino mentito sulla sua età pur di poter volare su una famosa Fortezza Volante. Ma, già sulla pista d’atterraggio della base inglese, la terribile realtà della guerra irrompe con violenza nella vita di Harry quando vede rientrare da un’operazione i resti di una squadriglia di bombardieri. I magnifici aeroplani sono crivellati di colpi, ammaccati, i motori in fiamme e molti mancano all’appello. Dopo il necessario periodo di addestramento, Harry partirà per la sua prima missione e niente sarà più come prima.
Un romanzo intenso e vero quello scritto da Dowswell, autore noto per numerosi libri che raccontano, anche con molta crudezza, la Seconda guerra mondiale. Lo scrittore descrive bene la paura costante durante il volo, la fragilità di questi giganti dell’aria, apparentemente indistruttibili, ma le cui sottili pareti di alluminio erano facilmente perforate dai colpi dei micidiali caccia tedeschi e della contraerea. Si è calcolato che, almeno nella fase iniziale dei bombardamenti sulla Germania e su altri obiettivi strategici nei paesi occupati dai tedeschi, le possibilità di rientrare indenni alla base fossero una su quattro. Pochi erano gli equipaggi che raggiungevano il fatidico numero di venticinque missioni per essere congedati dal servizio attivo. L’equipaggio di Harry non sarà fra questi, ma, dopo l’abbattimento del suo bombardiere, il giovane mitragliere vivrà un’avventura straordinaria.
L’intensa descrizione della paura di Harry e dei suoi compagni durante i voli, ha fatto venire in mente a chi scrive le claustrofobiche atmosfere del film U-Boot 96 di Wolfgang Petersen (il regista, fra l’altro, de La storia infinita). Nel film, i marinai combattevano una lotta silenziosa nelle profondità dei mari, nel romanzo di Dowswell, Harry ha il costante terrore che il cielo possa cadere a pezzi. E, a volte, succedeva.
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