Descrizione
C’era una volta, tanto tempo fa, in un luogo che non compare più sulle mappe, una città governata da due duchi. Ludbert e Obert erano gemelli ma non erano mai andati d’accordo. Così, alla morte dei genitori, la città fu divisa in due parti uguali ma non servì a molto, perché i duchi non perdevano occasione di superarsi a vicenda. Un giorno Ludbert decise di dare una grande festa, un banchetto di tre giorni e tre notti con centinaia di prelibatezze e ospiti provenienti da tutto il mondo. Ma Obert, camuffato a dovere, riuscì a intrufolarsi tra gli ospiti e a spargere la voce che il duca Ludbert avrebbe servito una pietanza misteriosa, preparata con ingredienti magici rarissimi. In realtà si trattava di parti di bestie e creature fantastiche che la più piccola delle figlie del duca, Ottilia, studiava e amava da sempre. In cucina cominciarono a montare l’ansia e il panico in ugual misura. Nel parapiglia generale che ne seguì, fu deciso di usare come esca Amund, un piccolo sguattero che si occupava di nutrire i maiali con gli scarti della cucina: per catturare quelle creature feroci, infatti, c’era bisogno di un bambino e un orfano senza importanza era perfetto per l’impresa. Fu così che cominciò il periglioso viaggio di Amund e Ottilia, in cui i due ragazzini furono costretti a misurarsi con lepri carnivore, basilischi, mostri grotteschi, ma anche con la paura di non farcela e con la sottile tentazione di non fare più ritorno a casa.
IL BANCHETTO DEL SECOLO
20.00 CHF
SCRITTRICE: Sara B. Elfgren
ILLUSTRATORE: Emil Maxén
EDITORE: Lupoguido
PAGINE: 150
FORMATO: 14,5 x 21,5 cm
ISBN: 9788885810730
ETÀ CONSIGLIATA: da 8 anni
GENERE: narrativa
Descrizione
C’era una volta, tanto tempo fa, in un luogo che non compare più sulle mappe, una città governata da due duchi. Ludbert e Obert erano gemelli ma non erano mai andati d’accordo. Così, alla morte dei genitori, la città fu divisa in due parti uguali ma non servì a molto, perché i duchi non perdevano occasione di superarsi a vicenda. Un giorno Ludbert decise di dare una grande festa, un banchetto di tre giorni e tre notti con centinaia di prelibatezze e ospiti provenienti da tutto il mondo. Ma Obert, camuffato a dovere, riuscì a intrufolarsi tra gli ospiti e a spargere la voce che il duca Ludbert avrebbe servito una pietanza misteriosa, preparata con ingredienti magici rarissimi. In realtà si trattava di parti di bestie e creature fantastiche che la più piccola delle figlie del duca, Ottilia, studiava e amava da sempre. In cucina cominciarono a montare l’ansia e il panico in ugual misura. Nel parapiglia generale che ne seguì, fu deciso di usare come esca Amund, un piccolo sguattero che si occupava di nutrire i maiali con gli scarti della cucina: per catturare quelle creature feroci, infatti, c’era bisogno di un bambino e un orfano senza importanza era perfetto per l’impresa. Fu così che cominciò il periglioso viaggio di Amund e Ottilia, in cui i due ragazzini furono costretti a misurarsi con lepri carnivore, basilischi, mostri grotteschi, ma anche con la paura di non farcela e con la sottile tentazione di non fare più ritorno a casa.
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